Mercoledì 13 marzo alle ore 20.30 il Teatro Palladium ospita il terzo appuntamento di “Ritorno in pellicola”, una rassegna a ingresso gratuito dedicata ai grandi film della storia del cinema italiano proiettati in 35mm, co-organizzata dall’Università Roma Tre con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e la rivista di critica cinematografica Quinlan.it.
Il direttore della fotografia Luciano Tovoli introdurrà Pane e cioccolata di Franco Brusati (1973). Con lui dialogheranno Vito Zagarrio (Università Roma Tre), Daniela Currò (Conservatore della Cineteca Nazionale) e Alessandro Aniballi (Quinlan.it).
Protagonista di “Pane e cioccolata” è un eccezionale Nino Manfredi, nei panni di un immigrato italiano, Giovanni Garofoli, detto Nino. Questi vive da tre anni in Svizzera e lavora in prova come cameriere in un prestigioso ristorante. Per una sciocchezza però non ottiene il regolare contratto tanto agognato e gli viene preferito un cameriere turco. Su Nino si abbatte poi una nuova disgrazia, visto che si ritrova anche senza permesso di soggiorno. Non si dà comunque per vinto e continua a restare in Svizzera come clandestino, cercando di barcamenarsi come può.
All’ingresso del Teatro Palladium si potrà acquistare il volume Suspiria e dintorni. Conversazione con Luciano Tovoli, a cura di Piercesare Stagni e Valentina Valente (Artdigiland, 2018), libro-intervista al grande direttore della fotografia che ha lavorato, oltre che con Brusati, anche con tanti altri maestri, tra cui Dario Argento, Michelangelo Antonioni, Marco Ferreri e Nanni Moretti.
In un’epoca in cui la pellicola è pressoché scomparsa, travolta dalla rivoluzione digitale, è fondamentale piuttosto riproporre il vecchio e inossidabile 35mm, riscoprendo il piacere di vedere sul loro supporto originale alcuni dei grandi capolavori del nostro cinema e dando così la possibilità al pubblico, di giovani e non, di assaporare di nuovo la bellezza di questo tipo di visione.
Già nel maggio scorso, in occasione del Roma Tre Film Festival, è stato proiettato, nello splendore del cinemascope, “C’era una volta il west” di Sergio Leone. Questo grazie al proiettore 35mm che il Palladium, già mitico cinema della Garbatella, ha conservato nella sua cabina di proiezione. Si tratta di ribadire il fascino di quello che è stato per la maggior parte della sua storia l’unico modo di fruizione del cinema, un modo che inevitabilmente oggi ha un sapore vintage e cinefilo, ma che allo stesso tempo deve diventare un indispensabile strumento didattico per le varie leve di studenti del Dams, oltre che per tutte le nuove generazioni che magari non hanno mai avuto modo di vedere un film in 35mm.
Infatti, accanto a proiezioni serali e a master class con registi e tecnici, il Palladium intende recuperare nel prossimo futuro anche la formula delle matinée per i giovani, con titoli che rappresentino l’indispensabile presupposto per costruire una competenza in ambito cinematografico. E’ il vecchio sogno del fondatore del Dams, Lino Micciché, che si batteva per il Cinema-Cinema, in pellicola e in sala. Questo sogno è ancora vivo, pur senza nulla togliere alle intriganti – e inevitabili – mutazioni digitali.
Fonte: GDG press