Lo scorso 6 aprile la Città di Locarno ha inaugurato il nuovo spazio espositivo situato a Casorella, dimora storica del XVI secolo a ridosso del Castello Visconteo, che a seguito di un importante intervento di restauro e riorganizzazione si presenterà come nuova sede per le collezioni d’arte permanenti cittadine.
Il Museo Casorella avrà il compito di valorizzare il patrimonio artistico di Locarno, che conta circa 4.500 opere, tra dipinti, sculture e stampe. Si tratta della più importante collezione ticinese nel suo genere e l’esposizione permanente metterà in rilievo i suoi nuclei più significativi.
Il pubblico potrà pertanto apprezzare, al pianterreno del Museo, una selezione delle opere più rilevanti della Donazione Jean e Marguerite Arp, composta da rilievi, découpage e sculture del grande artista alsaziano da lui donati circa 50 anni fa alla Città, arricchita da un cospicuo numero di lavori di autori a lui vicini che avevano condiviso la sua avventura artistica, in primis Sophie Taeuber-Arp, ma anche grandi protagonisti del Novecento come Paul Klee, Max Ernst e Hans Richter.
Sarà anche l’occasione di apprezzare una serie di dipinti di Filippo Franzoni, l’artista locarnese più noto. Le opere di questo pregevole pittore, tra realismo e simbolismo, spalancarono anche in Ticino, a cavallo tra XIX e XX secolo, le porte della modernità grazie soprattutto a una serie di memorabili paesaggi strettamente legati al territorio, dalle rive del Lago Maggiore, al delta della Maggia, al Monte Verità e ai villaggi delle valli.
Il percorso museale prevede anche uno spazio per le esposizioni temporanee. La mostra che inaugurerà queste iniziative sarà direttamente legata alla Collezione cittadina, poiché presenterà una selezione di silografie di Giovanni Bianconi, che fanno parte della raccolta civica dal 1981.
Un suggestivo allestimento di opere di Max Bill (Winterthur 1904 – Berlino 1994) è presente nello spazio esterno del museo. In un vero e proprio parco di sculture si potranno apprezzare lavori in granito, bronzo e acciaio, che denotano chiaramente la ricerca formale basata su rigorosi principi matematico-geometriciadottata dall’importante artista, architetto e designer svizzero.
L’offerta museale cittadina si arricchisce così di un nuovo spazio che darà la possibilità ai visitatori di apprezzare una raccolta di opere di grande valore artistico finora conservate nei depositi. Questa operazione s’inserisce nella politica di ottimizzazione e sviluppo degli spazi espositivi cittadini, che ha preso avvio alcuni anni fa con il rilancio del Museo Casa Rusca e con l’avvio di uno studio di rivalorizzazione del comparto del Castello Visconteo.
Fonte: CS Bardelle von Boletzky Sabina