
Martedì 15 febbraio, alle ore 21, sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto, storica prima spalla di OFT, trascineranno il pubblico nel concerto “TETRAEDRO (Il Fuoco), lungo rotte musicali nel segno della danza.
Il programma, cucito su misura sulle potenzialità espressive degli Archi, una compagine nata all’interno dell’OFT e che si caratterizza per tecnica e versatilità, propone quattro grandi maestri vissuti in un periodo tra la seconda metà dell’ottocento e la prima metà del novecento. I quattro compositori coincidono con le quattro diverse facce del tetraedro infuocato, che simboleggia l’essenza di questo secondo appuntamento di stagione.
Il primo autore in programma sarà Béla Bartók con le Danze popolari rumene BB 76. Eseguite per la prima volta a Budapest l’11 febbraio 1918, sono la quintessenza della passione di Bartók per la musica popolare, al centro di molti suoi studi con una particolare attenzione al folklore popolare dell’Est europeo. Bartók seppe trasportare la freschezza e la genuinità di questo patrimonio radicato nei secoli nella sua opera creativa ed anche se inizialmente quest’operazione non fu pienamente compresa dalla critica, seppe conquistare il pubblico.
Del francese Camille Saint-Saëns che fu, oltre che compositore, anche pianista e organista,viene invece proposta laSarabanda op. 93, una danza diffusasi in Europa su influsso spagnolo sin dal XVII secolo e che ha influenzato diversi altri compositori come Satie, Debussy e Stravinskij.
Con Nikos Skalkottas si passa invece in un’area di influenza mediterranea. Le5 Danze greche sublimano il rapporto con la sua terra delcompositore greco, che morì prematuramente e che solo negli ultimi anni sta vedendo riconosciuta la sua importanza nel panorama musicale del XX secolo. Elementi etnici, danze e canti greci o balcanici segnano la sua opera, che risente anche della formazione tra Grecia e Germania e delle esperienze con due insegnanti tanto diversi tra loro come Arnold Schönberg e Kurt Weill.
La Serenata per archi in mi bemolle maggiore op. 6 di Josef Suk chiude infine il concerto portandoci tra le atmosfere della Boemia, dove il compositore nacque da una famiglia di musicisti. Proprio con il padre studiò organo, violino e pianoforte prima di perfezionarsi a Praga sotto la guida di Antonín Dvořák, di cui sposò la figlia maggiore Otilie. La serenata venne composta da un giovanissimo Josef, appena diciottenne, ma resta tuttora uno dei brani più apprezzati nel repertorio romantico dell’orchestra d’archi.
Il concerto in Conservatorio sarà aperto, come accade da alcuni anni, da un micro racconto ispirato al programma musicale e scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro, perfetto per immergersi nell’atmosfera della serata. La lettura del testo è affidata all’Associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all’Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.
Accanto al concerto di martedì 15 febbraio, ore 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi (Piazza Bodoni, Torino) sono previste la prova generale di lunedì 14 febbraio, ore 18.30, al Teatro Vittoria (Via Gramsci 4, Torino) e la prova di lavoro di domenica 13 febbraio, dalle ore 10 alle ore 13, a Più SpazioQuattro (Via Saccarelli 18, Torino).
L’Orchestra Filarmonica di Torino offre infatti da sempre la possibilità al pubblico di assistere alla “costruzione” del concerto. Una occasione unica per vedere al lavoro gli artisti, che la domenica mattina studiano e si esercitano con il direttore alla ricerca di armonia e perfezione, mentre il lunedì eseguono l’ultima prova prima della grande serata al Conservatorio del martedì. Tre opportunità diverse per approcciarsi al mondo della musica classica, anche in modo informale: non è raro ad esempio vedere tra il pubblico che assiste alle prove di lavoro a Più SpazioQuattro appassionati che seguono l’esecuzione partitura alla mano o famiglie con bambini.
Proseguono inoltre le visite guidate ai tre grandi musei della Città di Torino – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica – ispirate dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino ed in programma a rotazione il sabato precedente il concerto.
“TETRAEDRO – Fuoco – Il mito della creazione” è in programma a Palazzo Madama, sabato 12 febbraio 2022 alle ore 16.30. Senza il fuoco non ci sarebbe invenzione. È infatti l’elemento primigenio che nel mito greco, e non solo, sta alla base della creazione, della produzione e dell’intelligenza: dal titano Prometeo al dio Efesto, il percorso si snoderà attraverso le collezioni del museo, lungo le alte temperature di forni e fucine necessarie a dare forma a metalli, ceramiche e vetri. Dai 1200 gradi Celsius che permettono a feldspato e caolino di dare vita alla porcellana, ai 1000 gradi attraverso cui si plasmano vetri e smalti, fino agli 800 circa dei metalli: un viaggio attraverso le forme e le tecniche per prendere confidenza anche con oggetti d’uso della nostra vita e sapere qualcosa di più sul loro processo di produzione.
L’iniziativa, alla sua quarta edizione, è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei e di Abbonamento Musei. Visite guidate a pagamento. Costo: 6 euro per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card). Info e prenotazioni: Tel. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com.
Nella foto in evidenza: Sergio Lamberto.
Fonte: Ufficio stampa Orchestra Filarmonica di Torino – Marina Maffei