
Dopo il grande successo di “Le prènom – cena tra amici” a Locarno due stagioni fa, arriva – giovedì 28 e sabato 29 novembre- lo stesso affiatato gruppo d’attori diretti da Antonio Zavatteri, una delle commedie più comiche andate in scena al National Theatre di Londra negli ultimi anni. Uno spettacolo non convenzionale dove solo allo spettatore sono svelate… le regole del gioco!
“Le Regole per Vivere” mette in scena un pranzo di Natale di una famiglia particolarmente logorata: genitori anziani ormai incrostati di manie e di abitudini, figli non più giovanissimi gonfi di rancore nei confronti di papà e mamma, inchiodati in relazioni di coppia a dir poco complicate e frustrati da vite professionali che non hanno avuto il fulgore previsto in gioventù. Tutti quanti fortemente caratterizzati da modalità di comportamento che fanno di loro delle ‘maschere’ profondamente umane. Più il tempo scorre, maggiormente si delinea il loro profilo psicologico grazie a una strana cornice narrativa: c’è infatti un gioco ricorrente che sancirà limiti e regole variabili per ogni personaggio. Le regole sono bizzarre, ma non casuali, vanno infatti ad amplificare i problemi individuali, come a renderli caricaturali da un lato, ma dall’altro ognuno si specchia per come realmente è. Si vanno a creare una serie di equivoci, situazioni paradossali e divertenti che si susseguono molto velocemente e lasciano spesso in trasparenza i problemi di una famiglia sull’orlo di una crisi di nervi.
Il cast degli attori è spigliato, deciso e riesce a trasmettere l’inquietudine e i limiti dei vari personaggi nonostante la frenesia dei dialoghi e il continuo scambio di battute su un palco allestito come un semplice salotto di casa, L’autrice e scienziata Sam Holcroft riesce a costruire una impressionante e originale macchina teatrale: mette noi spettatori in una condizione di gioco attivo comunicandoci, con scritte e cartelli, determinate caratteristiche dei personaggi legate a tic e nevrosi che li determinano. Una sorta di dissezione dei comportamenti e delle relazioni, che produce una efficace architettura comica. Una festa consueta che pian piano diventa una disastrosa giornata particolare.
Fonte: Ufficio Stampa Teatro di Locarno – Svizzera