Si è conclusa sabato la tredicesima edizione di PresenteFuturo18 / Performing Arts Festival and Prize, che ha avuto inizio al Teatro Libero di Palermo giovedì 17 maggio.
Nella grande partecipazione da parte del pubblico, soprattutto giovane, il Festival ha visto il primo premio, il Premio festival Presente Futuro 2018 di mille euro in denaro, una settimana di residenza al Teatro Libero di Palermo e la partecipazione al Be Festival di Birmingham dal 3 al 7 luglio 2018, andare allo spettacolo“Generation why” di Andrea Jimenez e Noemi Rodriguez (Compagnia Teatro en Vilo – Madrid). La motivazione della Giuria: “Uno spettacolo che affronta, non senza ironia, il drammatico tema del gap generazionale. Il pubblico si trova nel vortice di una riflessione amara che si snoda partendo dalla domanda Che cosa vorresti per il tuo futuro?”. Lo spettacolo ha inoltre ricevuto la segnalazione come miglior progetto da parte del pubblico del Festival.
La giuria internazionale era composta dal direttore del Be Festival di Birmigham, Miguel Oyarzun, dal direttore Fitt Festival di Tarragona, Joan Negrié, dalla direttrice artistica dell’Anghiari Dance Hub, Gerarda Ventura, dallo storico del teatro Nicola Fano e dal professore del Dipartimento di Storia dello spettacolo della Sapienza di Roma, Stefano Locatelli.
Esprimendo grande soddisfazione per la qualità del Festival e dei progetti in concorso, la Giuria ha assegnato il Premio FITT Festival (consistente nella partecipazione all’edizione del festival nel 2019) e una settimana di residenza al Teatro Libero nel corso del 2019) al progetto “Rien de nouveau dans le journaux” (Cie LPM) di e con Juan Duarte Mateos. Il premio “Teatro San Materno di Ascona” (una residenza di una settimana con restituzione finale di quaranta minuti di performance al centro coreografico svizzero) è andato invece a “Borderlight” di e con Francesca Lombardo (Compagnia C&C – Brescia). Il premio di mille euro per “Fare il Teatro che ho sognato / Per-formare il Sociale”, assegnato dal Dipartimento di Arte e Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma, va ai palermitani Quinzio Quiescenti e Daniele Nash per il progetto “Esco, così mi perdo”, produzione Quintoequilibrio, frutto di un lavoro compiuto in un territorio particolarmente disagiato di Palermo oltre che un lavoro di teatro di comunità cui la giuria ha dato un forte valore simbolico. Oltre ai quattro premi ufficiali, la Giuria del Festival ha voluto riconoscere il talento della palermitana Maria Stella Pitarresi per il progetto “Blu Ottobre”: una segnalazione speciale che, grazie al contributo e la disponibilità dell’Anghiari Dance Hub diretto da Gerarda Ventura, permetterà alla danzatrice di fare una residenza di creazione al centro, in Toscano, sotto la curatela della stessa Ventura, affinché l’artista possa cogliere l’occasione per completare e strutturare il proprio percorso creativo. Il Sindacato dei Cobas ha infine assegnato il premio “Zero in condotta”, di cinquecento euro, a Juan Duarte Mateos (“Rien de nouveau dans le journaux”, produzione Cie LPM).
La Critica, rappresentata dai giornalisti Guido Valdini, Daniela Cecchini e Giovanni Franco, ha voluto esprimere una propria segnalazione premiando “Selfie” di Giulio Boato (Produzione DOYOUDaDA – Venezia, Coproduzione Teatro del Lemming – Rovigo) per l’efficacia della ricerca su una moda divenuta maniacale, quella appunto del selfie, ma che riguarda anche i molteplici aspetti sociali e psicologici del rapporto dell’individuo con la propria immagine.
“Siamo molto soddisfatti di come sia andata la tredicesima edizione di Presente Futuro – commenta Luca Mazzone, direttore artistico – È un festival vitale che si nutre delle sinergie e dello scambio proficuo tra gli artisti. Un ringraziamento va al pubblico, numeroso e attento che ci ha sostenuto; allo staff del Teatro Libero, ai partner, alla giuria, ai festival che collaborano con noi, ai Cobas. È grazie a tutti loro che Presente Futuro si è potuto realizzare e potrà offrire residenze e visibilità internazionale agli artisti premiati. Speriamo di avere, per la prossima edizione, la giusta attenzione da parte degli enti locali, un’attenzione che quest’anno, purtroppo, non c’è stata”.
Foto in evidenza: Generation Why
Fonte: Ufficio Stampa Teatro Libero – Eugenia Nicolosi