L’undicesima edizione della Biennale dell’Immagine di Chiasso, inaugurata lo scorso 5 ottobre, continua il suo programma con Carambola!: tre diversi appuntamenti per indagare come e perché le fotografie scattate da un poliziotto nidwaldese in servizio possano poi diventare metafore di un’intera epoca.
Il pomeriggio del 13 ottobre, alle ore 16.00, sarà animato dalla visita guidata all’esposizione, presso la Sala Diego Chiesa di via Soave 6. Sono 32 immagini di incidenti stradali, le stesse che Harald Szeemann selezionò per la Biennale di Venezia nel 2001. Una mostra diventata celebre nel mondo e che ora torna in tutta la sua originale forma narrativa a Chiasso, con il titolo “ODERMATT THE BIENNIAL SELECTION. 32 PHOTOGRAPHS FOR VENICE 2001”.
Seguirà, alle 17.00, presso il Cinema Teatro di Chiasso, il film documentario “Karambolage” della regista svizzera Gitta Gsell. In questo ritratto, dedicato al fotografo nidwaldese, la regista ci racconta come Arnold Odermatt abbia inaspettatamente conquistato la notorietà e come abbia saputo conciliare per tanti anni professione e passione per la fotografia: immagini e testimonianze di una Svizzera che non esiste più.
Alle ore 18.00, al termine della proiezione e sempre al Cinema Teatro di Chiasso, seguirà un incontro con Urs Odermatt, regista e figlio del fotografo, con Tobia Bezzola, direttore del MASI e con Francesco Zanot, curatore, per riflettere sul mondo di Arnold Odermatt e sul significato della sua opera fotografica.
Al termine seguirà un aperitivo
I tre appuntamenti sono promossi da ABi – Associazione Biennale dell’immagine, con il sostegno della Mobiliare e la collaborazione del Cineclub del Mendrisiotto.
Si ricorda che il 17 novembre Carlos Spottorno animerà un workshop nel corso del quale, seguendo il metodo de La crepa, affronterà le diverse fasi della creazione e condurrà i partecipanti alla produzione di una narrazione visiva e scritta. Le iscrizioni sono aperte.
Info e iscrizioni presso info@biennaleimmagine.ch – Maggiori informazioni www.biennaleimmagine.ch
Fonte: Ufficio Stampa Biennale dell’immagine – Roberta Nicolò