Dopo una importante mostra organizzata all’Accademia di Belle Arti di Roma dall’AACI – Associazione degli Artisti Cinesi in Italia dove ha esposto un nutrito raggruppamento di opere recenti, Wang Yancheng sbarca a Tokyo negli spazi prestigiosi dello Ueno Royal Museum con una nuova considerevole personale che racconta il suo percorso, tutto centrato a unire tradizione orientale e innovazione occidentale.
Organizzata da Ueno in collaborazione con la Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries, la Japan-China Cultural Exchange Association e la Japan-China Cultural Exchange and Promotion Association che favoriscono un rapporto di partecipazione culturale tra le due realtà asiatiche, la mostra di Wang Yancheng è una preziosa antologica che mette insieme per la prima volta quaranta lavori legati al suo percorso pittorico.
Inserita nella sezione Contemporary Art Exhibition del nuovo progetto denominato Ueno, a Global Capital of Culture, questa mostra di Wang Yancheng è un progetto che mette in evidenza il dialogo poetico che l’artista instaura con la pittura francese a cavallo tra l’Ottocento e il primo Novecento, come del resto con l’espressionismo astratto («l’astrazione di Wang è prima di tutto fisica e visuale», ha suggerito nel 2007 Dong Qiang, poeta critico d’arte e professore all’Università di Pechino) e con una serie di elementi – l’uomo, la natura, l’universo – che ritornano costantemente nella sua pittura come evocazione del mondo e come puro e semplice stato d’animo.
Nato a Maoming (Guangdong, China) nel 1960, Wang Yancheng è tra gli artisti cinesi più conosciuti in Italia e nel mondo. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Shandong e il PhD in storia dell’arte all’Accademia Centrale di Belle Arti della Cina (1986-1988), si trasferisce ventinovenne in Francia dove è stato insignito, negli anni, del Cavalierato dall’Ordre des Arts et des Lettres (2006), della Légion d’honneur dal Conseil d’État (2013) e del grado di Commendatteur dall’Ordre des Arts et des Lettres (2015).
A partire dal 1998 alcune sue opere entrano nelle maggiori collezioni pubbliche dei musei cinesi come il Shenzhen Museum e il National Museum of China (Pechino). Il 31 dicembre 2007 è stata inaugurata una sua pittura monumentale all’Opera di Pechino.
Fonte: Russo/Paiato Press