Un viaggio intriso di storia e simboli all’insegna della poesia e della bellezza giapponese: Galleria SpazioCima riapre con i nuovi lavori dell’artista artista italo-giapponese Yuriko Damiani, specializzata da venti anni nel settore delle porcellane.
Con il progetto “L’istante in un Segno” l’artista approfondisce il tema degli Haiku, componimenti poetici giapponesi nati nel VII secolo, generalmente composto da tre versi per complessive diciassette morae. Le opere artistiche di Yuriko Damiani saranno ospitate presso Galleria SpazioCima, sita in via Ombrone 9, Roma, da giovedì 3 a domenica 20 dicembre. L’esposizione del progetto, curata e organizzata da Roberta Cima, è a ingresso libero, visitabile da lunedì a venerdì, dalle 15:00 alle 19:00. Dal 5 all’8 dicembre la galleria sarà visitabile solo su appuntamento, dalle h. 15:00 alle h. 19:00. L’artista sarà presente in galleria giovedì 3 dalle 16:00 alle 21:00: previsti ingressi contingentati. Verranno osservate tutte le regole nel rispetto delle misure anti Covid.
“Gli haiku sono componimenti antichissimi, poesie dalle regole rigidissime – spiega Yuriko Damiani – composte da tre strofe: la prima di cinque morae, la seconda di sette, la terza di cinque. I temi affrontati sono legati alle stagioni e alla natura, edulcorati da qualsiasi forma di pathos e sentimento, con una narrazione esclusivamente oggettiva. Quindi fotografie di un momento per percepire frammenti di vita. Questo mio progetto è partito, temporalmente parlando, dalla mia analisi e dall’interiorizzazione delle poesie più antiche. Poi, a metà percorso, sono arrivata io stessa a comporre e interpretare dei miei personalissimi haiku, frutti della mia ricerca e del mio stile. Si tratta prevalentemente di vasi realizzati in porcellana, prevalentemente argento, nero, rosso e oro. Ma non mancano anche piatti e alberi di Natale. Ricchi, inoltre, i rimandi a iconici simboli della cultura giapponese, come il drago, la gru, l’uccello del paradiso, le peonie e gli iris”.
Yuriko Damiani, figlia d’arte, nasce a Roma nel 1972 da madre giapponese, pittrice ed insegnante di decorazione su porcellana, e padre italiano, profondo conoscitore della cultura del Sol Levante. Frequenta la facoltà di architettura dimostrando, però, sempre una propensione per l’arte e il disegno a mano libera che abbandona per molti anni per dedicarsi all’arredamento e fondare la catena di negozi di design DCube. In seguito riprende la sua iniziale passione decidendo di dedicarsi a tempo pieno alla decorazione su porcellana. Fondamentale per il suo percorso la straordinaria esperienza lavorativa in Giappone nello studio dell’Architetto Yoshinobu Ashihara. Durante questa esperienza comprende l’importanza degli equilibri fra “pieni” e “vuoti” tipici dell’arte giapponese. Il primo affaccio nel mondo della porcellana avviene nel 2014 a Milano durante il prestigioso convegno internazionale “XIII Convention Azzurra”, dove riceve una menzione d’onore per l’opera presentata. In seguito perfeziona sempre più la sua tecnica fondendo la cultura italiana a quella giapponese sperimentando molteplici accostamenti di colori e di materiali.
Fonte: Ufficio Stampa Uozzart – Salvo Cagnazzo