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La Galleria 1.1_ZENONEcontemporanea di Reggio Emilia (Via San Zenone, 11) presenta, dal 20 novembre all’11 dicembre 2021, “I giardini di Canopo”, mostra personale di Gino Di Frenna, artista e presidente dell’Associazione culturale 8,75 Artecontemporanea, che tanto ha fatto per i giovani e l’arte a Reggio Emilia.
«È questa la settantesima mostra di 1.1._ZENONEcontemporanea – scrive il curatore Sebastiano Simonini – ed è davvero emozionante poterla vivere con Gino Di Frenna, artista, gallerista, conoscitore, promotore e sostenitore dell’arte contemporanea a Reggio Emilia, città nella quale, per molti decenni, si è proposto come punto di riferimento di tanti artisti che hanno trovato in lui un approdo, suggerimenti e anche critiche, sempre sincere e intelligenti».
![La Galleria 1.1_ZENONEcontemporanea di Reggio Emilia presenta “I giardini di Canopo”, mostra personale di Gino Di Frenna. 1](https://www.farecultura.net/wp-content/uploads/2021/11/8021-005_Copia.jpg)
Nella sua nuova, compiuta ricerca, Gino Di Frenna raggiunge il compendio di tutti i temi inseguiti nel corso della sua storia di artista. Si riconoscono infatti le suggestioni dei paesaggi siciliani, con la natura spontanea e selvaggia, e quel suo particolare modo di guardare dall’alto, astraendo, che permette all’osservatore di scoprire immagini e visioni ogni volta diverse. È un vero e proprio disvelamento, con suggestioni sempre nuove e originali, solidamente strutturate in impaginazioni spaziali che coniugano un gesto minimo e al tempo stesso informale e difficile da contenere, spontaneo e ragionato, sempre ricercatissimo.
“Canopo” non è solo una stella lontana e luminosa, è anche stata un’importante città costiera dell’antico Egitto, racchiude un’intrinseca idea di lontananza e suggerisce la possibilità, potremmo direi la necessità, di guardare dall’alto, da lontano, in modo nuovo e con quello spunto di immaginazione e di sogno che Gino riesce a suggerirci in questi lavori. E da questa altezza, da questa distanza abissale, ritorniamo a terra con i suoi paesaggi che, di fatto, nel corso di questo lungo viaggio diventano paesaggi interiori e personali.
![La Galleria 1.1_ZENONEcontemporanea di Reggio Emilia presenta “I giardini di Canopo”, mostra personale di Gino Di Frenna. 2](https://www.farecultura.net/wp-content/uploads/2021/11/8021-007_Copia.jpg)
Di Frenna, anche nella vita, è sempre animato da una curiosità inesauribile, sicuramente inestinguibile, e continua così, con i suoi dipinti, a inseguire queste visioni, caratterizzate da un segno proprio, da una “sigla” immediatamente riconoscibile. Opere a tecnica mista su cartone realizzate negli ultimi due anni in cui si coagulano gesto minimale, spontaneità informale e solida impaginazione spaziale.
L’esposizione sarà inaugurata sabato 20 novembre alle ore 18.00. Per l’ingresso in Galleria sarà necessario presentare il green pass; la permanenza nei locali interni verrà consentita contemporaneamente ad un numero limitato di persone. L’esposizione sarà successivamente visitabile di mercoledì, venerdì e sabato con orario 17.00-19.00, oppure su appuntamento. Per informazioni: T. +39 335 8034053.
Luigi Antonio Di Frenna nasce il 27 settembre 1940 a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Studia Ragioneria ed inizia a lavorare in banca. Negli anni Sessanta fonda a Portopalo, insieme ad alcuni amici, il “Gruppo 6”, che organizza mostre in giro per la Sicilia. Conosce lo scrittore francese Dominique Fernandez, il pittore svizzero Verlin, il maestro Guccione.
![La Galleria 1.1_ZENONEcontemporanea di Reggio Emilia presenta “I giardini di Canopo”, mostra personale di Gino Di Frenna. 3](https://www.farecultura.net/wp-content/uploads/2021/11/8021-Gino_Di_Frenna_Foto_di_Giuseppe_Boiardi-e1637410279650.jpg)
Nei primi anni Sessanta visita la Fondazione Maeght di Saint-Paul de Vence e nel 1967 vola in Canada e a New York, dove visita il Guggenheim, il MoMA e i principali musei di quello che era allora il centro indiscusso dell’arte internazionale. Nel 1984 si trasferisce a Reggio Emilia e, una decina d’anni dopo, apre la prima sede della Galleria 8,75 Artecontemporanea che per il primo anno gestisce insieme a Luigi Marmiroli e poi in compagnia di un gruppo affiatato di soci. Dalla sede storica, lunga appunto 8 metri e 75 centimetri, alla sede di Piazza Roversi, per un totale di oltre 200 mostre. Nel frattempo, Gino porta avanti la sua ricerca pittorica e collabora con le sue vignette ironiche e taglienti al giornale satirico “L’Asino”, fondato e diretto da Ro Marcenaro. Con i suoi dipinti al cellophane partecipa a tutte le esposizioni collettive della Galleria 8,75 e ad alcune fiere d’arte, fino all’anno della pandemia, che costringe l’Associazione ad un lungo stop e alla chiusura. «Questa mostra – scrive Chiara Serri in una breve nota biografica – è la testimonianza di stima e di affetto verso Gino da parte di Sebastiano Simonini, Antonio Malagoli e Danilo Cilloni, ma anche il riconoscimento del valore di una ricerca artistica personale e di una vita intera condotta all’insegna dell’arte e condivisa con tanti amici e compagni di viaggio. Questa mostra è una festa, la festa dell’arte».
Fonte: Ufficio stampa CSArt – Comunicazione per l’Arte