Aperta l’ottava edizione del Premio biennale di architettura Federico Maggia, che quest’anno invita 10 gruppi under 30 a progettare e costruire manufatti architettonici per l’educazione diffusa della cultura industriale e del contesto ambientale della provincia di Biella.
La Fondazione Sella, con gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Biella, lancia l’ottava edizione (la quarta nazionale) del Premio intitolato alla memoria dell’ingegnere architetto biellese Federico Maggia.
Fino al 18 febbraio sono aperte le selezioni per entrare nella rosa dei 10 gruppi di progettisti under 30 che quest’anno si misureranno con il tema dell’educazione diffusa, dell’apprendimento e della conoscenza del territorio.
Il Premio è riservato a gruppi da 2 a 4 membri laureati in Ingegneria ed Architettura nati dopo il 18 febbraio 1992, residenti in Italia. Il bando di concorso è scaricabile dal sito www.premiofedericomaggia.it
Il comitato di selezione, presieduto da Mercedes Daguerre (storica dell’architettura, direttrice di «Archi»), Fabrizio Astrua (Professore Associato in Architettura Tecnica del Politecnico di Torino), Sarah Becchio (vincitrice dell’edizione 2013 del Premio Maggia), Alberto D’Elia e Stefano D’Elia (architetti), Davide Tommaso Ferrando (critico di architettura, Università di Bolzano), Manuel Fernando Ramello (vicepresidente Associazione Italiana per il Patrimonio archeologico industriale) individuerà i 10 partecipanti entro il 28 febbraio.
L’edizione 2022 del Premio, a cura di Federico Tranfa, architetto e redattore di Casabella, che coordinerà i dieci finalisti nella realizzazione dei loro progetti, rispetto alle edizioni passate che avevano stimolato nuove visioni sugli spazi industriali biellesi, si propone di lasciare in eredità al territorio manufatti costruiti per l’educazione e la formazione su spazi identitari della cultura industriale e del contesto ambientale, favorendo relazioni inedite, azioni condivise e strategie immersive di appropriazione territoriale. Le aree oggetto degli interventi di progettazione e costruzione saranno individuate dal Comitato di gestione e verranno ufficialmente presentate ai finalisti l’11 marzo a Biella.
I partecipanti dovranno porre particolare attenzione al tema della sostenibilità e reversibilità dei manufatti, che saranno realizzati nel mese di maggio.
Il Premio, avviato nel 2013 con “Industrie dismesse. Giovani progettisti fabbricano idee”, che aveva il focus progettuale sul Lanificio Maurizio Sella, si era allargato al contesto paesaggistico, urbano e culturale nel 2015 con “Paesaggi industriali. Giovani progettisti fabbricano idee” fino ad estendersi capillarmente ai confini provinciali con l’edizione 2019.
La giuria di questa edizione, che proclamerà i vincitori il 16 giugno (il Premio Maggia 2022 del valore di 10.000 euro e due menzioni), è stata scelta in forte coerenza con il tema dell’educazione e della sostenibilità. Presidente è Luciano Pia, architetto torinese progettista dell’innovativa scuola di Biotecnologie, mentre gli altri membri sono Sandy Attia, progettista con Modus Architects di diverse scuole in cui l’attenzione al progetto è la chiave per farne luoghi di riferimento per la collettività e autrice di “Architettura e pedagogia”, Michel Carlana, che con il suo studio Carlana Mezzalira Pentimalli ha appena concluso la scuola di musica di Bressanone, un’architettura rivolta alla comunità e in grado di mettere in relazione le diverse anime della città, Tullia Iori, professore ordinario di Architettura Tecnica a Roma Tor Vergata da sempre attenta alla storia della costruzione, con particolare interesse per l’evoluzione dell’ingegneria, Flavio Mangione, responsabile Dipartimento Formazione continua del CNAPPC, Martino Pedrozzi, architetto svizzero che lavora sulla scomposizione e ricomposizione di manufatti abbandonati nelle valli alpine, Mariano Zanon, architetto dell’anno 2020 per il Campus di Alta formazione H-Campus di H-Farm a Ca’ Tron di Roncade, Treviso.
Gli elaborati di progetto saranno esposti in una mostra che verrà allestita in una sede dedicata all’interno del Lanificio Maurizio Sella dal 16 giugno al 31 luglio e pubblicati in un catalogo.
Fonte: Ufficio stampa Comunicarch | Comunicare l’architettura