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“VIE Festival”. XVI edizione a Modena, Bologna, Cesena e Vignola.

5 Ottobre 2022 by Redazione Farecultura -

Dal 7 al 16 ottobre torna nelle città di Modena, Bologna, Cesena e Vignola uno degli appuntamenti più attesi di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, VIE Festival, alla sua XVI edizione, la prima con la direzione di Valter Malosti.

Il progetto, a cura di Barbara Regondi, è programmato di nuovo nel suo consueto mese autunnale e si conferma come osservatorio italiano di riferimento, capace fin dalle sue origini di intercettare linee e tendenze innovative.

Chiamando a raccolta personalità artistiche provenienti da 7 paesi, VIE porta nelle città che compongono la geografia di ERT contaminazioni da mondi e paesi lontani, dal Marocco e Libano alla Grecia, dalla Polonia e Germania fino alla Spagna. Un festival che interpreta la vocazione internazionale di ERT come teatro pubblico attento ai cambiamenti, ai fermenti della realtà sociale e politica del nostro oggi e a temi urgenti come la pace, le guerre e la crisi climatica, seguendo le tracce degli artisti nella loro incessante e profonda ricerca interiore.

Elephant – Bouchra Ouizguen foto di Tala Hadid

Bouchra Ouizguen, Lorena Nogal, Susanne Kennedy&Markus Selg, Kepler-452, Michela Lucenti / Balletto Civile, Lisa Ferlazzo Natoli / Alessandro Ferroni / lacasadargilla, La Veronal, Rabih Mroué, Daniele Spanò, Anagoor, Argyro Chioti, Marco D’Agostin e Krystian Lupa sono i 17 artisti e compagnie in arrivo in Emilia-Romagna a ottobre, protagonisti di 13 appuntamenti, di cui 4 produzioni esecutive, 4 co-produzioni ERT, 4 prime assolute, 4 prime nazionali per un totale di 32 repliche in 10 giorni.  

«VIE – commenta il direttore di ERT Valter Malosti – che ha il merito di aver fatto conoscere in Italia alcuni artisti oggi più affermati, si concentra sulla creazione contemporanea con l’obiettivo di intercettare nuove identità nel campo dello spettacolo dal vivo, presentando spesso artiste e artisti per la prima volta in Italia, come è anche il caso di questa edizione. Dieci giorni di programmazione che portano in Emilia-Romagna alcune delle più interessanti proposte internazionali, ma anche diverse realtà italiane indipendenti, di cui ERT sostiene produttivamente il percorso». 

Due le novità di quest’anno: dopo l’ultima edizione del 2020 interrotta improvvisamente a causa della pandemia, il Festival si sposta dalla primavera a ottobre, tornando, come alle origini, ad anticipare le stagioni dei teatri ERT. 

La seconda è legata alla nuova rassegna di danza di ERT Carne, il focus di drammaturgia fisica a cura di Michela Lucenti, artista associata per il prossimo triennio. Carne, che lo scorso giugno è stato ammesso dal Ministero della Cultura al finanziamento triennale del FUS danza con un alto punteggio di qualità artistica, quest’anno intreccia parte della propria programmazione a quella di VIE. 

«La prima edizione sotto la direzione di Valter Malosti – dichiara il presidente di ERT Giuliano Barbolini – continua a rappresentare un motivo di orgoglio, con un perfetto equilibrio fra respiro internazionale e scena italiana, artisti emergenti e nomi già affermati. 

Dopo due anni di sospensione, siamo felici di riportare nelle nostre città il fermento culturale e la vivacità di un festival come VIE. Un appuntamento nel segno di una forte attenzione del Teatro Nazionale dell’Emilia-Romagna ai linguaggi del nostro presente, reso possibile grazie al contributo e al lavoro di squadra con le istituzioni e gli enti locali». 

Ad aprire la XVI edizione di VIE è Éléphant della coreografa e danzatrice Bouchra Ouizguen in prima nazionale il 7 e 8 ottobre al Teatro Storchi di Modena (in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena). Astro della scena marocchina e internazionale, l’artista guida le danzatrici della sua Compagnie O in un coro di voci intense, un corpo collettivo in suggestivo bilico tra forza e fragilità, come l’elefante a cui fa riferimento il titolo: uno degli animali più grandi del pianeta in via di estinzione. Un lavoro che approfondisce l’incontro e le connessioni tra l’arte popolare marocchina e le influenze del panorama coreografico contemporaneo. Una co-produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale insieme a numerose realtà internazionali, anche nell’ambito di Carne.

Il Ministero della Solitudine – foto di Claudia Pajewski

Si prosegue con altri due spettacoli che rientrano nel focus Carne: il 7 e l’8 ottobre l’Ex Chiesa dello Spirito Santo a Cesena ospita la prima nazionale di El Elogio de la fisura di Lorena Nogal, storica performer del gruppo La Veronal che qui si presenta come coreografa. Un assolo sul tema dell’accoglienza, una celebrazione della bellezza nata dall’imperfezione, dall’asimmetria e dall’irregolarità. In 15 minuti, la Nogal disegna un manifesto coreografato in cui un corpo vulnerabile si muove in uno scenario in transizione.

Il 9 ottobre il pubblico di Cesena incontra per la prima volta La Veronal,la compagnia spagnola diretta da Marcos Morau consacrata sulla scena internazionale dal Festival di Avignone 2021. Il collettivo, formato da artisti provenienti dalla danza contemporanea, dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura, presenta al Teatro Bonci Opening Night. Un’opera d’arte totale, che costruisce mondi e paesaggi immaginari unendo movimento, musica e immagine: un omaggio struggente al teatro, ispirato alle atmosfere eleganti dell’omonimo film di John Cassavetes.

La regista tedesca Susanne Kennedy, Premio Europa per il Teatro 2017, una tra le figure più originali a livello internazionale, la cui opera è stata portata in Italia per la prima volta quest’anno, arriva a Cesena al Teatro Comandini (8 e 9 ottobre) e poi a Modena presso la Biblioteca Civica “A. Delfini” (dal 12 al 15 ottobre) con I AM (VR). Insieme all’artista multidisciplinare Markus Selg e in collaborazione con Rodrik Biersteker – noto per l’uso del linguaggio video e di tecnologie interattive in contesti performativi – Kennedy esplora una nuova dimensione immersiva del teatro in cui i singoli spettatori sono invitati a tuffarsi in un mondo virtuale attraverso un visore.

Il Teatro Ermanno Fabbri di Vignola accoglie il debutto de Il Ministero della Solitudine (8 e 9 ottobre), uno spettacolo di lacasadargilla prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale: dopo il successo di When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell, che nel 2019 le ha valso il Premio Ubu e il Premio ANCT alla regia, Lisa Ferlazzo Natoli firma insieme ad Alessandro Ferroni, questo nuovo lavoro con la drammaturgia del testo di Fabrizio Sinisi e la drammaturgia del movimento affidata a Marta Ciappina.

L’idea nasce da una notizia del 2018: in Gran Bretagna viene istituito il Ministero della solitudine, affidato a Tracey Crouch, con l’obiettivo di occuparsi dei problemi sociali, emotivi e fisici derivanti da questa condizione. Una riflessione su un luogo – reale e immaginifico – capace di operare intorno alle pulsioni, ai rimossi e alle rêverie di un’epoca che sempre più richiede di ragionare sulle comunità dei viventi: cinque attori, cinque vicende, cinque storie di solitudine. Come si classifica una persona sola? Esiste un sussidio di solitudine? Con cosa bisogna coincidere per essere definiti soli?

Il Festival continua con un’altra produzione di ERT in prima assoluta (nell’ambito del focus Carne): l’8 e il 9 ottobre arriva sul palco della Sala Leo de Berardinis del Teatro Arena del Sole Karnival di Michela Lucenti / Balletto Civile. Una riflessione a partire dal concetto di Carnevale e di festa, con un’estetica calda e popolare, in cui la danza si lega alla parola e alla musica: Karnival è una sorta di Teatro Noh occidentale scandito da una partitura ritmica suonata dal vivo.

Personaggi in costume si ritrovano per la festa di Venerdì grasso: il Carnevale è sovversivo, celebra la vita suggerendo la morte, capovolge il concetto stesso di realtà. Il teatro fisico attraverso la maschera si rivela così una tenace sfida al senso comune, dove il corpo è l’unica verità.

Imagine – Krystian Lupa fotoNK

Dall’8 al 12 ottobre in Sala Salmon al Teatro Arena del Sole di Bologna Kepler-452 debutta con Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto, il nuovo lavoro prodotto da ERT. Prendendo spunto dal libro di Karl Marx, la compagnia bolognese – nota per la sua cifra stilistica capace di indagare le strade, le periferie e i luoghi della quotidianità per osservare la realtà con la lente del teatro – porta in scena tre operai della GKN di Campi Bisenzio, per ripercorre le lotte sindacali del collettivo di fabbrica dopo la notizia del licenziamento di massa nell’estate 2021.

Il Festival si apre anche a luoghi diversi dai teatri ERT: è il caso del MAST.Auditorium a Bologna che l’11 ottobre accoglie l’artista visivo, attore e regista libanese Rabih Mroué con The Pixelated Revolution. A non academic-lecture. Un’indagine sul ruolo che hanno foto e video dei nostri cellulari nella documentazione della storia contemporanea, a partire dalle immagini di violenza e morte registrate dai civili durante la rivoluzione siriana contro il regime di Assad.

Drama Teatro a Modena ospita dal 12 al 15 ottobre il debutto in prima assoluta di Forma Sonata, la performance multimediale dell’eclettico artista Daniele Spanò, prodotta da ERT in collaborazione con Sagra Musicale Malatestiana. Un progetto in cui si intrecciano lirica e videoarte, un’opera multidisciplinare che consente di fare un’esperienza di percezione “aumentata” grazie all’interazione tra suono, corpo, video e la voce della soprano Arianna Lanci.

Il programma prosegue al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola il 13 e 14 ottobre con ECLOGA XI di Anagoor, compagnia Leone d’Argento alla Biennale Teatro 2018 che si è fatta promotrice, nel tempo, di un’estetica dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo. In questo lavoro, in co-produzione con ERT, si confronta, nel centenario dalla nascita, con la lezione di Andrea Zanzotto che da tempo il gruppo ha fatto propria. 

A VIE, e per la prima volta in Italia, la regista greca Argyro Chioti con Halepas (una co-produzione ERT e Onassis Stegi di Atene), in prima nazionale il 14 e 15 ottobre in Sala Leo de Berardinis al Teatro Arena del Sole di Bologna. Una tragedia contemporanea che ripercorre la vita e il difficile rapporto con la madre dello scultore greco Yanoulis Halepas, definito dalla critica “l’Auguste Rodin della Grecia”. Chioti, che generalmente lavora su un teatro di poesia, in questa occasione dedica uno spazio importante alla musica, avvalendosi della collaborazione del noto musicista e regista cinematografico The Boy, che firma il libretto, e del compositore Jan Van Angelopoulos. Sul palco un cast d’eccezione del mondo teatrale e cinematografico greco, fra cui Antonis Miriagos, straordinario interprete degli spettacoli Amor ed Encore di Theodoros Terzopoulos, entrambi ospitati a VIE nelle edizioni 2016 e 2017. 

Il 14 e 15 ottobre, in Sala Salmon del Teatro Arena del Sole a Bologna, è la volta de GLI ANNI di Marco D’Agostin che in veste di autore-coreografo dirige la danzatrice Marta Ciappina. Il titolo evoca il racconto biografico e insieme generazionale del romanzo di Annie Ernaux, così come la popolarissima canzone degli 883, in una performance composta da una playlist di brani pop e rock dagli anni ’80, ’90 e 2000, che ci proietta in una carrellata di ambienti, scene e frammenti vari di vita familiare. Una coproduzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, insieme a numerose realtà italiane e internazionali, e che rientra nell’ambito del focus Carne. 

Chiude la XVI edizione di VIE uno spettacolo evento firmato da un grande maestro della scena: Imagine di Krystian Lupa in prima nazionale il 15 e 16 ottobre al Teatro Storchi di Modena nell’ambito del progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”. Il regista polacco torna in Italia con la sua nuova creazione che prende il titolo dalla nota canzone di John Lennon. Analizzando gli ideali della controcultura degli anni ’70, Imagine porta sul palcoscenico il tema della pace. Proprio nei giorni di prove il lavoro è stato interrotto dalla notizia della guerra in Ucraina e dall’arrivo di molti profughi in Polonia e nel Teatro di Varsavia, adattato poi per l’accoglienza: un’esperienza che ha influenzato l’allestimento, che ha debuttato a Łódź alla fine di aprile.

Opening Night – La Veronal – foto di May Zircus TNC

Tre sono gli appuntamenti EXTRAS che arricchiscono la programmazione del Festival. 

La Compagnia Laminarie propone la performance Invettiva inopportuna ideata, diretta e interpretata da Febo Del Zozzo e coprodotta da ERT. 

Un uomo solo, al centro di una complessa struttura fatta di carrucole e corde da cui cerca di districarsi faticosamente: un unico grande corpo sonoro in cui le funi, il corpo dell’attore e lo spazio vibrano all’unisono. La performance è programmata presso Dom la Cupola del Pilastro a Bologna: l’8 alle 11.30, il 14 alle 16.00 e infine il 15 ottobre alle ore 17.00. 

Domenica 9 ottobre alle ore 11.00, nel Foyer del Teatro Arena del Sole di Bologna, la presentazione alla stampa e al pubblico del progetto e della nuova piattaforma digitale di video on demanddi Prospero Extended Theatre, il network transnazionale di cui ERT è tra i fondatori fin dal 2006, che accoglierà le registrazioni integrali e sottotitolate in nove lingue delle produzioni realizzate, insieme a una serie di altri contenuti derivati dai processi creativi e dai repertori dei membri della rete.

Prospero ha come obiettivo principale quello di contribuire alla costruzione di una cultura europea condivisa, con lo scopo di sviluppare un programma comune per la co-produzione e la diffusione del teatro contemporaneo, dei nuovi artisti e dei grandi maestri. Prospero riunisce 9 teatri e il canale televisivo francese ARTE: Théâtre de Liège (project leader – Belgio), Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale (Modena – Italia), São Luiz Teatro Municipal (Lisbona – Portogallo), Göteborgs Stadsteater (Göteborg – Svezia), Teatro Nazionale Croato (Zagabria – Croazia), Teatros del Canal (Comunità Autonoma di Madrid – Spagna), Schaubühne Berlin (Berlino, Germania), Teatr Powszechny (Varsavia– Polonia), Odéon-Théâtre de l’Europe (Parigi – Francia). 

La domenica successiva, il 16 ottobre alle ore 11.00, il Teatro Arena del Sole di Bologna ospita la presentazione di due libri: Esotici, erotici, psicotici. Il peggio degli anni Settanta in 120 film di Renato Palazzi (Cue Press, 2021) e Summa critica. Il teatro di Maria Grazia Gregori (Ubulibri, 2022). All’incontro partecipano i giornalisti e critici teatrali Antonio Audino, Anna Bandettini, Magda Poli e Maurizio Porro: un modo per rendere omaggio ai due appassionati osservatori e studiosi della scena, scomparsi lo scorso anno a distanza di pochi mesi.

*Nella foto in evidenza: Halepas – Argyro Chioti – foto di Pinelopi Gerasimou

Fonte: Responsabile Ufficio Stampa Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

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Archiviato in:Anno VIII - n.91 / Ottobre 2022, Emilia Romagna, Teatro Prosa Danza Contrassegnato con: Teatro ERT Teatro Nazionale, VIE Festival

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