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“PERSONALE CONNETTIVO”, di Giuseppe Stampone, al MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MI).

11 Ottobre 2022 by Redazione Farecultura -

Il MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone presenta dal 13 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023 “Personale Connettivo”, un’ampia mostra a cura di Francesca Guerisoli dedicata al lavoro di Giuseppe Stampone. La mostra si sviluppa al primo e al secondo piano del museo evidenziando l’abilità dell’artista di coniugare il disegno rinascimentale alle pratiche partecipative e all’impiego dei new media nella creazione di network.

Il percorso espositivo – tra disegni (mappe e tavole), installazioni, site-specific, video e documentazione di progetti artistico-didattici – evidenzia i metodi che l’artista utilizza nella sua ricerca fin dagli anni Novanta.

Giuseppe Stampone è uno degli artisti italiani più rappresentativi della ricerca artistica contemporanea. Straordinario disegnatore che utilizza come mezzo privilegiato la popolare penna Bic, che lo scorso anno gli ha dedicato un nuovo colore, il “blu Stampone”, negli anni si è dedicato sia alla produzione in studio sia all’ideazione di progetti partecipativi che hanno coinvolto specifiche comunità, spesso utilizzando anche in questi casi come dispositivo relazionale il disegno. I suoi progetti consistono in opere articolate e composite che si declinano in interventi nello spazio sociale e in particolari modelli educativi basandosi sull’idea di network. Con Global Education, Stampone ha messo a punto un approccio operativo che ancora oggi viene applicato in tutto il mondo. Da trent’anni collabora con realtà internazionali portando avanti progetti artistici che sono a tutti gli effetti metodi didattici fondati sulla creatività.

Il primo piano del MAC accoglie i grandi progetti partecipativi di Global Education: i suoi noti abecedari e mappe e Acquerelli per non sprecare la vita, parte del progetto We Are the Planet!

Global Education (2004 – in corso) è articolato in diversi lavori, tra cui le serie di abecedari realizzati a penna Bic, di cui in mostra sono presenti diverse edizioni. Nel corso degli anni, realizzati a penna Bic, di cui in mostra sono presenti diverse edizioni. Nel corso degli anni, Global Education è stato realizzato in musei e istituzioni tra cui Palazzo Reale di Milano, MACRO e MAXXI di Roma, GAMEC di Bergamo, Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, e città quali Teramo, Vicenza, Roma, Avila, Nova Gorica, Strovolos, Osijek, Czestochowa. Global Education si configura come un percorso aperto alle diverse possibilità, alla contingenza e alle influenze esterne. Gli abecedari e le mappe di Global Education si presentano come spazi di riflessione e proposte educative che generano dall’analisi dei luoghi in cui l’artista opera, con l’intenzione di comporre alternative al modello educativo convenzionale ridisegnando i contesti svincolandoli dai luoghi comuni per portare alla luce l’identità culturale e sociale.

Giuseppe Stampone, Global education (2004 – in corso)

Gli abecedari di Stampone si propongono come una nuova alfabetizzazione che si fonda sul cortocircuito tra immagine e parola, in chiave ironica e sarcastica. Afferma l’artista: La mia volontà è quella di ri-creare una nuova alfabetizzazione non data e creata da pochi per tanti (la dittatura occidentale del carattere tipografico di Gutenberg) ma ri-creata attraverso la partecipazione attiva delle persone; in altre parole, un alfabeto condiviso. Il metodo consiste in questo. Vado in un paese (Cina, Stati Uniti, ecc.), vivo un mese in quel luogo e prendo appunti sulle storie di quel luogo. Poi torno in studio e sviluppo tutte le lettere che nascono da quell’esperienza. Una volta che ho tutte le lettere con i disegni torno in quel luogo e faccio scegliere alle persone del posto cosa scrivere sotto ogni lettera. Quando tutte le lettere sono complete realizzo le mappe geopolitiche dove vado a “geo-referenziare” ogni lettera dell’abecedario. In questo senso il workshop è per me una fase indispensabile e integrale di un progetto totale dedicato alla formazione, all’istruzione, all’insegnamento sul presente dell’arte e della vita.

Acquerelli per non sprecare la vita (2006 – 2012) è un progetto che si basa su interventi artistici che coinvolgono le nuove generazioni affrontando temi globali contemporanei come la difesa dell’ambiente e l’indagine dei conflitti sociali, il cui fine è creare consapevolezza sul corretto uso delle risorse idriche. Il progetto è stato realizzato per la prima volta nel 2006 in provincia di Teramo e ha coinvolto 80 istituti scolastici di 40 comuni e 10.000 studenti. Successivamente è stato organizzato in Umbria, con la partecipazione delle scuole primarie locali, fino a costruire partnership orientate all’espansione in Europa (Polonia e Croazia) e contesti africani.

Acquerelli per non sprecare la vita è parte di We Are the Planet!, un ampio progetto che ha sperimentato un modello innovativo di attività artistico-didattica finalizzato all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. Il progetto, finanziato nell’ambito del programma comunitario EuropeAid, in collaborazione con la ONG ProgettoMondo MLAL con sede a Verona, si è occupato di ideare e sviluppare attività artistiche in paesi come Burkina Faso e Benin. L’obiettivo di We Are the Planet! è stato rafforzare la consapevolezza comune e mobilitare le nuove generazioni in merito al 7° Millennium Development Goal delle Nazioni Unite: l’economia sostenibile, il diritto all’acqua potabile, la tutela della biodiversità e la lotta alla deforestazione. Il progetto è strutturato come un processo di comunicazione integrata, basato su diversi interventi artistico-didattici, che hanno visto il coinvolgimento di studenti tra i 6 e i 18 anni e cittadini di diversi paesi.

Al secondo piano il MAC presenta la dimensione più intima e formale della ricerca artistica di Giuseppe Stampone. In questa sezione della mostra sono esposti disegni, tavole e mappe rappresentative del lavoro dell’artista legate all’oggetto e all’opera nel senso classico del termine. Parte dei lavori sono presentati in forma di installazione parietale mentre al centro dello spazio espositivo convergono i disegni dell’artista.

Tutte le opere in mostra sono realizzate a penna Bic su carta o tavola. È presente una selezione di opere per le quali l’artista si definisce una “fotocopiatrice intelligente”, in quanto si tratta di reinterpretazioni attualizzate di capolavori rinascimentali, come Maria Crispal in the studio (2017), che cita San Girolamo nello studio di Antonello da Messina, e Confine (2018), che riprende la Tempesta di Giorgione. Tra questi, anche un autoritratto dell’artista realizzato alla maniera di Diego Velasquez. Inoltre, sono esposti paesaggi a grafite su tavola definiti minuziosamente nel dettaglio, quali Passeggiata a Manzano (2020), Mare in collina in Umbria (2022), Abbazia di Cassino (2020) e Il gioco del silenzio (2021), una delle opere più conturbanti dell’artista.

La presenza di Stampone non si esaurisce unicamente nello spazio espositivo del MAC. In occasione della mostra, l’artista realizzerà a Lissone una nuova edizione di Global Education. Il programma di didattica che coinvolge gli studenti dell’Istituto Meroni porterà a un nuovo abecedario realizzato dai ragazzi nel corso del laboratorio e sarà allestito nell’ambito della mostra.

*Nella foto in evidenza: Giuseppe Stampone, Liberté, Égalité, Fraternité (La zattera della Medusa), 2017

Fonte: Ufficio stampa Sara Zolla

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Archiviato in:Anno VIII - n.91 / Ottobre 2022, Esposizioni Mostre Musei Gallerie, Milano - Area Metropolitana, MILANO e hinterland, Pittura Scultura Ceramica Disegno Fotografia Contrassegnato con: Disegno, Giuseppe Stampone, MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone

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