La storia di questo animale è molto complessa e ha origini antichissime che sono state studiate grazie a reperti archeologici. I più antichi resti fossili di cane sono stati rinvenuti in siti di sepoltura umana e hanno permesso di far risalire la specie canina tra gli 11.000 e i 14.000 anni fa, ma si presuppone che l’animale fosse presente nelle diverse civiltà per tutto il periodo di transizione, dall’età del Paleolitico a quella del Neolitico. Si ritiene che questi animali fossero utilizzati come doni funebri e offerte sacrificali.
Il cane quindi rappresenta il primo compagno dell’uomo e come tale era d’aiuto anche nelle sue varie attività quali la pastorizia, la caccia,la guardia e la guerra.
L’antenato di tutti i canidi, secondo gli studiosi, era un animale di piccole dimensioni chiamato Miacis,
con un cranio basso e lungo, corpo allungato e zampe corte. 12 milioni di anni fa comparve l’evoluzione del Miacis, il Cynodictis in quanto più adatto alla vita sul suolo e alla corsa.
Da questo animale derivano due linee evolutive: IL Cynodesmus, grosso animale ormai estinto, simile alla iena, con alcune caratteristiche feline e il Tomarctus da cui derivano tutti i canidi. Questo aveva un aspetto simile a quello del cane ma probabilmente meno intelligente.
Il cane è un mammifero carnivoro appartenente al genere Canis (famiglia Canidi).
Tra tutti i quadrupedi, i cani presentano una elevata diffusione geografica seconda sola all’essere umano nella distribuzione sul territorio mondiale.
I più recenti studi basati sulla genetica, confermano che il cane domestico discende dal lupo asiatico (Canis Lupus Paillipes). Tutto cominciò quando alcuni lupi si avvicinarono all’uomo per cercare del cibo. Sia il lupo che l’uomo potevano trarre vantaggi da questa unione: il lupo riceveva cibo, cure e riparo; l’uomo protezione, aiuto nella caccia e compagnia. Di tutti i lupi però solo alcuni erano adatti per restare con gli uomini, quelli più docili, con la minor tendenza alla fuga e i più addomesticabili.
La nascita delle razze canine risale a 3.000 – 4.000 anni fa. Le prime razze esistite furono presumibilmente i pesanti cani da caccia di tipo molossoide che risalgono al 2.000 a.c. nell’Asia orientale e in Egitto. Si pensa che anche gli antichi cani da caccia egiziani, rassomiglianti ai moderni levrieri, risalgano allo stesso periodo. I cani romani venivano diversamente denominati in funzione dell’attività lavorativa svolta:
villatici: cani impiegati per la difesa (da guardia)
pastorales pecorum: cani pastore
venatici: cani utilizzati per lo sport
pugnaces o bellicosi: cani da combattimento o da guerra
pedibus celeres: cani da caccia veloci
nares sagaces: cani da pista
Dalla fase iniziale dell’addomesticamento ai giorni nostri, le razze moderne sono state create attraverso 4000 generazioni. Nei cani, nell’arco di migliaia di anni, sono state selezionate molteplici razze, talvolta incrociando fra loro cani ancestrali della stessa linea, qualche volta incrociando cani da linee molto differenti.
Per razza si intende l’appartenenza a particolari gruppi in cui vengono suddivise alcune specie. Sono gruppi identificati sulla base di una serie di caratteristiche che si trasmettono per via ereditaria. Le razze che compongono questa particolare specie di mammiferi offrono la più vasta gamma di tipologie e taglie (dai 500 gr ai 100 kg).
Oggi, il rapporto uomo/cane ha raggiunto un altissimo livello di interazione, tale da far considerare questo animale domestico un componente di molti nuclei familiari. Negli ultimi tempi l’addestramento dei cani per supportare l’attività dell’uomo in svariati campi, da quello militare a quelli civili nei quali spiccano le attività di salvataggio, ricerca (cani molecolari), guida per i non vedenti, pet terapy, ecc., ha subito un notevole incremento, e le scuole che offrono questo tipo di istruzione si sono moltiplicate. Ma anche per consentire una convivenza ottimale nell’ambito familiare si sono sviluppati studi e tecniche di educazione del cane. Educazione che si rende indispensabile soprattutto quando l’habitat dell’animale è il contesto urbano.