Impressionante la lettura del Nucleo della banca dati relativa all’Anagrafe Animali d’Affezione del Ministero dell’ Interno che riporta il numero ( ad oggi 6 gennaio 2018) di 10.127.055 cani registrati di cui 1.419.984solo in Lombardia, a seguire Veneto ed Emilia Romagna con numeri sempre a sette cifre.
Del resto l’obbligatorietà del microchip e dell’iscrizione all’anagrafe canina, insieme ad un numero crescente di controlli sul territorio, ha fatto emergere dall’oscurità numerosissimi animali oggi regolarmente dichiarati.
Ovviamente il dato non include il fenomeno del randagismo e di quelli non dichiarati che secondo una ricerca di Legambiente porterebbe ad una stima di venti milioni di cani.
Il quadro tracciato dal Censimento sul randagismo della Lav (Lega anti-vivisezione) indica che i cani nei canili in Italia sono calati del 26% in dieci anni, dal 2006 al 2016, mentre le iscrizioni all’anagrafe canina sono aumentate del 57%. Ma il randagismo canino è ancora un problema grave nel Sud e nel Lazio, le sterilizzazioni sono poche e nel Mezzogiorno non ci sono politiche degli Enti Locali rivolte per il recupero e la realizzazione dei canili.
Questa premessa sui ‘numeri’ in Italia è d’obbligo in quanto girando città e borghi spesso noto cani inadatti a tali habitat; l’impressione generale è che il cane viene scelto ‘ad impulso’ (perché cucciolo, perché lo desidera il figlio, per un regalo all’ amata fidanzata, perché ce l’ha il vicino, perché l’abbiamo visto protagonista di un film, perché ce l’hanno tutti e va di moda, ecc. ecc. ). Sembra insomma che si valuti l’acquisto solo per la morfologia dell’animale niente di più sbagliato! Prima vedo che tipo di cane si adatta a me come caratteristiche comportamentali e attitudinali, e solo dopo, in mezzo a un certo numero di tipologie di cane adatto, guardo l’estetica!
Se si compra un cane di razza raccomando sempre di rivolgersi a un allevatore serio, bravo, onesto e che tiene bene i suoi cani. Quindi, no ad allevamenti troppo intensivi, con troppe razze, che vi cedono il cucciolo troppo facilmente senza chiedervi quasi nulla (chi tiene ai propri cuccioli vuol essere ben sicuro di dove andranno, e che la famiglia sia idonea a quella tipologia di cane); diffidate assolutamente di chi è evasivo, di siti su internet, o numeri di cellulare non riconducibili a persone chiaramente identificabili ed associabili ad allevamenti riconosciuti, di chi non vi vuole far andare in allevamento a vedere mamma e cuccioli e/o soggetti presenti, di chi vi dà appuntamento in aree pubbliche e vi mostra i cuccioli su un furgone (probabilmente proveniente dai Paesi dell’Est, importati falsificando i documenti), di chi vi da cuccioli a prezzi troppo allettanti, di chi propone prezzi diversi con o senza pedigree. A tale proposito lo ricordiamo, il pedigree agli allevatori costa da 20 a 40 euro a cucciolo, non è quello che incide sul costo! Ma, ricordate che allevare bene costa, e tanto, se lo si fa come si deve.
Gli allevatori seri non vi spingono all’acquisto, pongono numerose domande e non realizzano vendite telefoniche o tramite Internet. I professionisti degni di fiducia utilizzano come esemplari da riproduzione solo i cani che hanno superato l’esame per l’ammissione all’allevamento (incluso certificato di sanità e test comportamentale). I buoni allevatori sottostanno inoltre ai controlli degli allevamenti e delle cucciolate imposti dalle rispettive associazioni e frequentano regolarmente manifestazioni di perfezionamento in ambito cinologico (sul sito dell’ ENCI ci si potrà documentare sugli allevatori italiani accreditati e certificati). Essi saranno lieti di fornirvi la propria consulenza e di assistervi nella fase successiva alla vendita. Vi sosterranno anche nel caso in cui dobbiate separarvi dal vostro cane per cause di forza maggiore.
Da secoli i cani vengono allevati per scopi precisi: per custodire le pecore, per cacciare o per fare la guardia alla fattoria. Anche se la maggioranza di loro non viene più utilizzata per la fi nalità originaria, in essi riposano i geni degli antenati e continuano a possederne le attitudini originarie. Tuttavia, questa peculiarità può essere anche causa di problemi. Pertanto un bovaro cercherà di condurre sia le persone che gli animali, nessun criceto potrà sentirsi sicuro di fronte a un terrier e un tipico cane da lavoro troverà presto da solo il modo di occuparsi, in mancanza di stimoli adeguati in questo senso. Al momento di possedere un cane è bene quindi non dimenticare la finalità per cui era originariamente utilizzato. In caso contrario si corre il rischio di venire meno ai desideri del proprietario e alle esigenze del cane.
Se avete scelto di acquistare un cane meticcio o un esemplare già adulto, oppure intendete offrire una nuova casa a un cane di una certa età, potete rivolgervi ad esempio alle Associazioni preposte presso i canili comunali. Nella maggior parte dei casi, gli esemplari proposti da queste strutture sono accomunati da un passato piuttosto incerto e non sempre felice. Si tratta spesso di animali che necessitano di grandi attenzioni. Cercate pertanto di scoprire il maggior numero possibile di dettagli circa la storia del cane che vi interessa, portatelo a spasso e tenetelo a casa vostra nel fine settimana per approfondire la reciproca conoscenza e comprenderne il comportamento in presenza di bambini o altri animali.
Va anche ricordato che i cani discendono dai lupi e come loro sono animali gregari. Per il vostro cane stare da solo è innaturale, ha bisogno del suo «branco di uomini». I cani creano rapporti con i «propri» esseri umani e necessitano di contatti sociali forti.
Dopo anni di vicinanza ai miei cani (di razza e non) mi è nata un’idea per l’introduzione obbligatoria per legge di un patentino cinofilo pre-acquisto/adozione del cane.
Del resto lo Stato obbliga giustamente i cittadini a conseguire la patente di guida tramite una verifica della conoscenze teoriche-pratiche, in ragione della grande responsabilità che comporta la guida di un auto o moto.
Per lo stesso principio credo sia giusto salvaguardare la vita di questi preziosi e utili animali che vengono ancora scelti per ragioni sbagliate da gente spesso incapace senza nessuna voglia di educarli come necessitano. Questo ritengo che possa ridurre il numero di coloro che non hanno le capacità per accudire un cane per tutta la sua vita e allo stesso tempo selezionare solo coloro che veramente vogliono impegnarsi per diventare padroni consapevoli e competenti. Sarei particolarmente felice se con la prossima Legislatura si pensasse ad una Legge per l’attuazione del Patentino Cinofilo Obbligatorio ed auspico quindi che questo mio articolo possa raggiungere più persone possibili tra le quali anche i nuovi eletti del nostro futuro Parlamento Italiano.