Sul sito web del Museo Bagatti Valsecchi è ora possibile scoprire gli ospiti che dal 20 ottobre 1886 al 29 maggio 1975 visitarono la Casa Artistica di via Gesù a Milano.
Fino dalla sua creazione la casa accolse storici dell’arte, collezionisti o semplici curiosi attratti dall’ambizioso progetto dei due fratelli di dare vita a una dimora neo-rinascimentale nel cuore della Milano a cavallo del XX secolo. Le oltre 10.000 firme, trascritte in un lavoro lungo tre anni, disegnano la ricchissima trama di relazioni al centro della quale si colloca casa Bagatti Valsecchi e delineano attorno ad essa un panorama vasto e articolato, offrendo un punto di vista tanto particolare quanto avvincente su quasi novant’anni di vita cittadina.
I libri degli ospiti online – un vero e proprio database realizzato grazie al generoso supporto di Twig, realtà di consulenza digitale di Milano – permettono la consultazione di oltre 10mila firme in base alla data di visita, al nome, al cognome e alla città di provenienza del visitatore.
Uno strumento di grande utilità per indagare legami e incontri rivolto ai professionisti del settore, ma anche ai semplici curiosi interessati a scoprire, ad esempio, se i propri avi avessero visitato la Casa Artistica di via Gesù.
“Materiali come i libri degli ospiti non sono così comuni; proprio la loro importanza ha fatto sì che il museo sentisse in maniera forte il desiderio di condividerli non solo con gli studiosi e i ricercatori, ma anche con gli appassionati e i semplici curiosi. L’intento è stato innanzitutto quello di rendere accessibili strumenti di studio e di ricerca in maniera libera e senza alcuna restrizione, cioè nello spirito di condivisione che deve appunto animare la ricerca e lo studio. La digitalizzazione, da questo punto di vista, è chiaramente una risorsa insostituibile. Un progetto come questo si presta, quindi, alla costituzione di reti, di dialoghi e di nessi. E proprio la capacità di creare intersezioni e intrecci sarà in futuro indice della vitalità di questo lavoro”, commenta Lucia Pini, conservatore del Museo e curatrice del progetto.
Grazie al progetto, infatti, si passa in rassegna una variegata successione di personaggi che nell’arco dei decenni ha continuato a varcare la soglia di casa Bagatti Valsecchi tenendola sempre viva e rendendola scenario della Storia: da Camillo Boito ad Antonio Cederna, da Fogazzaro a Maria Callas, passando dalle infermiere volontarie della Prima Guerra mondiale. Non mancano le famiglie amiche – tra gli altri i Borromeo, i Grandi, gli Amman – cui si affiancano nomi importanti dell’aristocrazia italiana ed europea: la regina Margherita di Savoia, Vittoria regina di Prussia e imperatrice di Germania… Anche il jet set internazionale fa la sua comparsa: nel 1887 è la volta dell’irresistibile Annina Morosini, celebrata da Gabriele d’Annunzio come la donna più bella d’Italia, nel 1912 Maurice de Rothschild rampollo ribelle della ricchissima famiglia di finanzieri. Non stupisce trovare molto rappresentato – e ad alto livello – il mondo del collezionismo: tra gli altri Frederick Stibbert, creatore dell’omonima casa museo fiorentina o il conte Grigorij Stroganoff, la cui ricchissima raccolta si trovava allestita sino al 1910 nel palazzo romano di via Sistina. Molto nutrita è anche la rappresentanza degli studiosi d’arte, dove compaiono, tra gli altri, i nomi di Giovanni Morelli, Bernard Berenson, Wilhelm von Bode, Adolfo Venturi.
“Il progetto con il Museo Bagatti Valsecchi è la rappresentazione di come la tecnologia trovi la sua espressione valoriale e strategica nell’intento di fare evolvere il mondo – evidenzia Niccolò Brocchi, Executive Adivisor di Twig su questo progetto -. Anche uno strumento semplice come quello che Twig ha realizzato in questo caso, nelle mani di una realtà come il Museo Bagatti Valsecchi si trasforma in un oggetto pieno di potenza, che promuove il cambiamento. Siamo veramente felicissimi di aver dato il nostro contributo in questa nobile sfida.”
Il progetto è un lavoro in progress: a tutti è rivolto l’invito a collaborare aiutando a decifrare le firme di incerta lettura o non decriptate, a segnalare eventuali errori o a fornire notizie sui personaggi che hanno lasciato la propria firma sui libri degli ospiti Bagatti Valsecchi per arricchire ulteriormente il database.
Convinto del valore di tale patrimonio, già nel 2018 il Museo aveva realizzato una piccola installazione digitale dando vita, attraverso brevi video (ora disponibili gratuitamente online), a 11 personaggi ospiti della Casa, raccontando le loro vite e i motivi che li legavano ai Bagatti Valsecchi; oggi a chiunque è data la possibilità di interrogare il database e sfogliare (digitalmente) i tre grandi volumi.
La consultazione è gratuita e accessibile in ogni momento, sia in italiano che in inglese, direttamente sul sito del Museo: www.museobagattivalsecchi.org
Fino al 18 febbraio, giorno del lancio, il database è accessibile al link http://libriospiti.museobagattivalsecchi.org con la password librofirme2021
Il Museo Bagatti Valsecchi è una dimora ricca di grande fascino: fra arredi e armi è una vera e propria una capsula del tempo nel cuore della moda milanese. La dimora è il frutto di una straordinaria vicenda collezionistica di fine Ottocento che ha come protagonisti Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, due fratelli che ristrutturano la dimora di famiglia in stile neo rinascimentale nel cuore di Milano e vi raccolsero una collezione di opere d’arte.
Twig, agenzia di consulenza digitale che, con professionalità e positività, posiziona e promuove brand, prodotti e servizi e supporta la trasformazione del business con un approccio design driven. Collabora attivamente con realtà leader della formazione internazionale per il costante sviluppo fra design, marketing e comunicazione ed è partner di POLI.design, consorzio del Politecnico di Milano, nella ricerca, nella consulenza e nella formazione per gli studenti, la pubblica amministrazione e le aziende.
Fonte: Ufficio Stampa Museo Bagatti Valsecchi – Benedetta Marchesi