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Al Teatro Palladium di Roma “Poyo Rojo” e “Dystopia”, prenotarti da ORBITA | Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza

28 Febbraio 2023 by Redazione Farecultura -

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Danza, performance acrobatica e arte visiva, il collettivo franco-argentino ritorna anche al Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Prosegue a vele spiegate la programmazione diDiafanie. Materia e Luce, la stagione danza 2023 realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza ORBITA | Spellbound che il 7 e l’8 marzo al Teatro Palladium di Roma presenta un nuovo focus autoriale, questa volta dedicato al collettivo di coreografi, danzatori e attori franco-argentini Poyo Rojo, dopo quelli sulla compagnia Balletto Civile, sul coreografo libanese Bassam Abou Diab e sul maestro Virgilio Sieni.

Balletto Civile – Nothing

Il programma del focus si apre il 7 marzo con il ritorno di Un Poyo Rojo, lo spettacolo “fenomeno” che ha entusiasmato il mondo intero, andando in scena senza interruzioni e superando le 1400 repliche in oltre 30 paesi, con una media di 120 rappresentazioni all’anno: fra teatro, danza e performance acrobatica, un testa a testa tra corpi che abbatte il muro delle convenzioni sociali attraverso la chiave dell’umorismo e della libertà estetica. Nato nella periferia di Buenos Aires in un momento in cui la società argentina si divideva in modo radicale rispetto alla proposta di legge sui matrimoni omosessuali, Un Poyo Rojo indaga l’identità omosessuale mettendo in scena due uomini che, nello spogliatoio di una palestra, si affrontano come due galli da combattimento impegnati in un duetto sensuale e malizioso che mette in discussione la natura primitiva dei propri desideri attraverso una danza che dalla classica va alla contemporanea, passando per la breakdance, l’hip hop, il teatro fisico e l’acrobatica. 

“Una lotta kitsch per galli sportivi” ha scritto Libération; “Una danza che infrange la patina sociale e altre convenzioni”secondo Marie-Claire; “Tante emozioni affidate al solo linguaggio del corpo, tutte passate attraverso il filtro dell’umorismo e della casualità” per Les Inrockuptibles; “Una poesia di corpi e immagini, suonata senza parole o musica, un duetto vibrante e sgargiante ha suggellato Télérama. Così la stampa internazionale negli anni ha accolto questo spettacolo cheè un vero e proprio invito libertario, giocoso e politico a esplorare tutto il ventaglio delle possibilità fisiche e spirituali dell’essere umano.

Abbondanza Bertoni. Doppelgänger, 2021 (Foto Tobia Abbondanza)

Il focus prosegue il giorno seguente, mercoledì 8 marzo sempre al Teatro Palladium con la prima romana di Dystopia, nuova creazione di Poyo Rojo che ci trascinerà in un mondo dolciastro e ansiogeno alla Truman Show. Uno spettacolo che è stato immaginato lungo le strade, negli aeroporti, nelle stazioni, nelle camere d’albergo e che, come la precedente produzione, tiene insieme danza, teatro fisico, musica, teatro d’oggetti, arte visiva in una totale libertà formale, estetica e politica. Due giornalisti di un programma di informazione televisivo, brillanti e amichevoli, parlano di un mondo fantastico, privo di conflitti e opposizioni, un mondo asettico, nel quale ogni tentativo di pensare viene neutralizzato da un generale consenso ovattato. Una realtà̀ “perfetta”, ma incompleta, tanto da divenire spaventosa. In Dystopia tutti disprezzano la proprietà privata, ma lavorano segretamente per conservarla. Tutti odiano i soldi ma, una volta ottenuti, nessuno li regala. Tutti detestano la religione ma abbracciano i propri dogmi inventati giorno dopo giorno. Tutti ignorano la politica ma non fanno altro che votare per gli stessi leader che si alternano al potere. Un luogo in cui l’intolleranza non è ammessa, tranne l’intolleranza agli intolleranti. E dal centro di questo luogo terrificante, un’invisibile torre d’avorio “protegge” tutta la sua popolazione.

Bassam Abou Diab. Under the Flesh (foto di D. Matvejev)

Alfondo Barón – interprete – Attore, danzatore, coreografo. Da giovane si dedica al rugby e allo snowboard, prima di consacrarsi alla danza e al teatro. Entra a far parte di diversi gruppi di teatro di ricerca e compagnie di danza: la Compagnia di teatro dell’Università Nazionale di Cuyo, il Balletto Contemporaneo del Teatro San Martín, la Compagnia di Danza Contemporanea UNA, la Compagnia Nazionale di Danza Contemporanea, il Combinado Argentino de Danza e il gruppo di danza urbana KM29. Tiene regolarmente seminari e corsi di danza e di teatro fisico. Nel 2019 lo troviamo nella locandina del film “Il coinquilino” di Marcos Berger. Con Un Poyo Rojo prosegue una tournée internazionale avviata per lui nel 2011, quando si è unito al progetto accanto a Luciano Rosso.

Luciano Rosso – interprete – Danzatore, attore, coreografo e percussionista, studia danza classica, contemporanea, africana, jazz e hip hop; parallelamente persegue una formazione da attore, con Osqui Guzman, Daniel Casablanca, Hermes Gaido e Paco Redondo, e musicale. Lavora la voce con Magdalena Fleitas, Alberto Alonso et Tom Viano, e le percussioni con Santiago Albin, Gabriel Spiller et Maria Zoppi. Lavora con la compagnia Nandayure, sotto la direzione di Analía González, come danzatore, attore e coreografo. Nel 2001 entra nel celebre gruppo di percussioni El Choque Urbano, con il quale partecipa a “Fabricando Sonidos” e a “La Nave” (spettacoli con i quali fa una lunga tournée in Argentina, Perù, Brasile, Uruguay, Paraguay, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua e Guatemala, e poi Olanda, Corea del Sud, Siria). Nel 2009 crea “Urraka”, spettacolo di percussioni e oggetti e porta in scena da protagonista “Un Poyo Rojo, con la regia di Hermes Gaido. Nel 2020, durante il lungo lockdown Luciano Rosso crea il solo “Apocalypsinc”.

Bassam Abou Diab Pina My Love

Hermes Gaido – regista, drammaturgo – Attore, musicista, pedagogo e regista, si forma a teatro con Alejandro Saez. Studia al conservatorio d’Arte Drammatica. Da attore partecipa a diversi spettacoli tra i quali “Dicen que el espíritu” di Paco Redondo, “Orquesta la giganta” al Centro Culturale San Martin, o “Macbeth” con il gruppo Sisifo. Nel 2005 si unisce al celebre gruppo di percussioni Choque Urbano. Nel 2009, con Luciano Rosso, fonda e dirige la compagnia Urraka, che fa teatro e musica con oggetti. Fa tournée in Argentina, Brasile, Uruguay. Nel 2009 mette in scena “Un Poyo Rojo” in cartellone per numerose stagioni a Buenos Aires prima di andare in tournée per anni nel mondo.

ORBITA/DIAFANIE. MATERIA E LUCE: LA STAGIONE DANZA 2023

Realizzata da ORBITA | Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, nasce finalmente a Roma la prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea: dal 10 gennaio al 17 maggio 2023 al Teatro Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Orbita presenta le creazioni più significative dei grandi e riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti, Michele Di Stefano e Mauro Astolfi al fianco di incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal Libano, Masoumeh Jalalieh dall’Iran, Michael Getman da Israele e Caroline Shaw con Vanessa Goodman dal Canada, che presentano i loro lavori per la prima volta in Italia e a Roma; ma anche il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha conquistato tutto il mondo.

IN GIRUM R. Castello (ph Alessandro Colazzo)

Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni, Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo, il collettivo che ha dato il titolo al celebre spettacolo. A completare il quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione degli spettacoli. 

Diafanie. Materia e luce. Questo il titolo, evocativo e puntuale al tempo stesso, della stagione disegnata da Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni desideranti e ribelli. Materia da cui traspaiono, dunque, pungoli del nostro presente. 

Le tue labbra VS (foto di Filippo Manzini)

ORBITA | Spellbound è il nuovo Centro di Produzione Nazionale della Danza, il primo con sede a Roma e uno degli otto centri italiani riconosciuti dal Ministero. Nasce nel 2022 dall’intento dell’Associazione Spellbound di sopperire all’assenza di un incubatore produttivo del settore nell’area centromeridionale e grazie alla pluriennale esperienza in ambito artistico e produttivo della compagnia Spellbound Contemporary Ballet, realtà italiana di punta sul piano internazionale guidata dal coreografo Mauro Astolfi nelle vesti di direttore artistico e da Valentina Marini alla direzione generale. Sede principale è il Teatro Palladium, un teatro di ateneo che ne suggerisce il modello di produzione artistica e scientifica, da cui si diramano le molteplici traiettorie verso spazi satellite della Capitale, diversi per funzioni e identità. Produzioni e sollecitazione di formati innovativi, programmazione, progetti in rete, formazione sono gli assi portanti di Orbita Spellbound che vuole posizionarsi come crocevia di progettualità tra i centri produttivi collocati nelle zone settentrionali e meridionali del Paese, raccogliendo l’urgenza di ricucire una cerniera che, da una parte faccia da raccordo tra le risorse creative in essere sul territorio locale e dall’altra funga da punto di riferimento per la filiera produttiva su scala nazionale e internazionale. Dalla sua nascita a oggi Orbita Spellbound ha presentato, fra gennaio e marzo 2022, la prima rassegna Orbita, e in autunno prima la rassegna Supernova e dopo Voices From Czech Republic, un focus sulla coreografia contemporanea della Repubblica Ceca. In programma nel 2023, Orbita/Diafanie. Materia e Luce è la prima stagione organica di danza contemporanea prodotta dal Centro.

Fonte: Caroline Shaw. Vanessa Goodman. Graveyards and Gardens

Fonte: Ufficio stampa  GDG press

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Archiviato in:Anno IX - n.95 / Febbraio 2023, Lazio, Teatro Prosa Danza Contrassegnato con: Centro Nazionale di Produzione della Danza, Dystopia, ORBITA SPELLBOUND, Poyo Rojo, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Palladium

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