La 28^ edizione di “Iseo Jazz – La casa del Jazz italiano” non si terrà a causa del Covid-19, ma in collaborazione con altri due festival sarà offerto un concerto e musiche e letture nel quarantennale della scomparsa di Bill Evans.
Quest’anno Iseo Jazz-La casa del jazz italiano non terrà la sua ventottesima edizione in conseguenza del Covid 19 e di tutto ciò che ha comportato, soprattutto in un’area colpita duramente come quella del lago d’Iseo. La rassegna ha comunque voluto testimoniare la sua presenza e il suo radicamento sul territorio con un unico, ma significativo concerto, in prima esecuzione assoluta, frutto della collaborazione tra tre festival: Iseo Jazz, il Grey Cat (che ha programmato il concerto il prossimo 3 agosto a Follonica) e il Firenze Jazz Festival, nella cui stagione 2020-2021 troverà spazio.
A quarant’anni dalla scomparsa di Bill Evans, nasce il progetto speciale di ben tre festival (Grey Cat, Iseo Jazz, Firenze Jazz Festival): Waltz for Evans, un omaggio al grande pianista americano che unisce musica e letture in un articolato spettacolo nel quale ai duetti e ai soli dei musicisti si alterneranno letture sui brani eseguiti volte a rendere poetica la spiegazione degli stessi e il mondo personale di Evans. Pianista tra i più importanti dell’attuale scena internazionale, Enrico Pieranunzi ha spesso riflettuto sul lascito di Bill Evans (scrivendo anche un libro: Bill Evans – ritratto di artista con pianoforte), affrontando il suo mondo attraverso il filtro della propria personalità, in cui il retroterra classico guida l’invenzione jazzistica. Stefano “Cocco” Cantini è un sassofonista di valore internazionale che unisce il senso melodico mediterraneo a una profonda conoscenza del mondo jazzistico degli anni cinquanta e sessanta. Con Pieranunzi dà vita a un duo di commovente lirismo e senso poetico, che interpreta dieci composizioni di Evans selezionate tra le più rappresentative del suo personalissimo mondo espressivo, tra le quali Time Remembered, Turn Out The Stars, Blue In Green, Interplay, Very Early, divise in copie di due e intrecciate ai testi appositamente scritti da Maurizio Franco e da lui stesso letti (come ha fatto in passato in diverse occasioni, tra cui con Trovesi e Coscia e con un progetto su Charles Mingus in cui il lettore era Moni Ovadia).
Un concerto-spettacolo che è un modo nuovo e attraente per riportare al tempo presente l’eredità musicale di Evans e rendere omaggio a uno dei più straordinari musicisti di jazz di sempre.
Fonte: Ufficio stampa Iseo Jazz – Andrea Conta