Gli anni 60 videro l’Italia godere di uno straordinario boom economico che determinò migliori condizioni di vita a tutte le classi sociali. Il decennio successivo fu invece foriero di una grave crisi economica durante la quale si sperimentò l’austerità che, di fatto, ridusse notevolmente il benessere creato dal boom economico del decennio precedente. Le conseguenze sociali della crisi diedero vita al fenomeno del terrorismo di matrice ideologica che, imputando alle multinazionali e alle grandi aziende nazionali la colpa dello stato di disagio di alcuni strati della popolazione, tentarono di cavalcare il vento della protesta. Un lunga scia di sangue si disegnò nel paese, soprattutto nelle regioni del nord, dove queste aziende avevano sedi e stabilimenti. Sotto i colpi del terrorismo caddero, sindacalisti, capi reparto, direttori di stabilimenti, imprenditori, magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine, fino a giungere al delitto dello statista Aldo Moro. Intanto che lo Stato organizzava la reazione all’attacco armato, che ebbe poi il suo epilogo con il successo dell’azione di contrasto e di smantellamento messo in atto con grande intelligenza e con innovativi metodi investigativi dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinii, sequestri e attentati terrorizzarono imprenditori e dirigenti aziendali. Fu in quel periodo che la richiesta di sicurezza privata si impennò. Numerosi furono gli ufficiali e i sottufficiali dei Carabinieri che, grazie alla loro esperienza maturata nei vari nuclei operativi dell’Arma, furono assunti dalle aziende per curarne la sicurezza.
Con la sconfitta delle Brigate Rosse incominciò a venire meno la necessità dell’esperto della sicurezza e, per la sua figura, iniziò un processo di declino che perdurò fino agli inizi degli anni 90, per rientrare definitivamente negli anni 2000, quando si riscoprì l’essenzialità del ruolo della sicurezza aziendale, con una sua accentuata valorizzazione dovuta al notevole apporto alle strategie di Economy intraprese dalle aziende, anche in campo internazionale, da parte di Security Manager sempre più preparati e specializzati.
Oggi, il moderno Security Manager analizza il rischio e quindi crea e presiede lo staff incaricato di seguire i processi di sicurezza aziendale che impegnano nell’analisi dei rischi, dei costi/benefici, della comparazione delle offerte dei fornitori, nella stesura dei progetti e dei contratti, nel controllo nell’esecuzione dei lavori e nei test in corso d’opera. L’esperto della sicurezza, che dev’essere dotato di capacità tecniche e operative tali da farlo competere anche in situazioni di crisi, per svolgere un’attività diversificata che lo vede impegnato anche nella Safety, deve avere una preparazione professionale integrata dall’esperienza, la cui formazione è di livello universitario. I corsi per il conseguimento della qualifica, che dev’essere poi avallata da un ente certificatore, come prevede la norma UNI 10459/1995 che si rifà alla norma UNI EN ISO 9001, e che ne regolamenta il settore, devono avere una durata non inferiore alle 120 ore. Tale norma riserva l’accesso ai corsi universitari per il conseguimento della qualifica di Security Manager ai possessori di diploma di laurea con almeno quattro anni di esperienza nel settore, o un diploma di laurea breve che abbia riferimento alle funzioni da espletare, o anche il diploma di scuola media superiore ma con almeno dodici anni di esperienza lavorativa nel settore in qualifiche specificatamente elencate.
Dopo questo percorso il professionista della sicurezza che andrà ad operare sarà in grado di effettuare una Risk Analysis, di gestire una crisi aziendale dovuta a fattori sia interni che esterni, di mettere in atto politiche di salvaguardia e tutela delle risorse tangibili e intangibili dell’azienda, di assicurare la continuità della linea produttiva aziendale, di effettuare i necessari back up dei sistemi informatici e di provvedere a tutti gli obblighi che derivano dalla legge sulla Safety (DLgs 81/08 che sostituisce la L. 626/94).
Una professione a tutto campo, quindi, che richiede altissime professionalità in un settore che, alla luce anche delle ultime minacce del terrorismo internazionale, assume un’importanza vitale per le aziende.
Lillo Giacopino
Giacopino è un Security Manager esperto nella sicurezza privata, Ex ufficiale della Marina Militare, ha prestato servizio nel Battaglione San Marco e nel Consubin (Brevetto conseguito negli USA), partecipando a varie missioni all’estero. Ha frequentato corsi di specializzazione per la Protezione Civile, dove ha svolto servizio e ricevuto alcune Benemerenze. Funzionario di Raggruppamento del GIO, Gruppo di Intervento Operativo delle Guardie Ecozoofile di Agriambiente, dirige un Istituto di Vigilanza e svolge attività di consulenza per la sicurezza di eventi e di siti industriali.