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La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino propone una mostra della cosiddetta “Scuola dell’Avvenire”. Natura e Verità 1861-1871 pone l’accento sulle ricerche più audaci condotte sul fronte del paesaggio tra Piemonte e Liguria.
In parallelo alla mostra Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea a cura di Virginia Bertone, Guido Curto, Riccardo Passoni in corso alla Reggia di Venaria, la GAM allestisce nello spazio Wunderkammer l’esposizione Natura e Verità 1861-1871 che pone l’accento sulle ricerche più audaci condotte sul fronte del paesaggio tra Piemonte e Liguria, la cosiddetta “Scuola dell’Avvenire”, l’appellativo con cui la critica bollò la cerchia degli estimatori e degli allievi di Antonio Fontanesi.
![Torino: "Natura e Verità. Il paesaggio come scelta 1861-1871". Mostra allo spazio Wunderkammer della GAM. 1](https://www.farecultura.net/wp-content/uploads/2021/07/7621-Alfredo-de-Andrade-Castelfusano-1867-c.jpg)
Accanto al maestro reggiano, protagonista con un capolavoro come Novembre e altri dipinti eseguiti a Firenze nel 1867, è il cenacolo di Rivara: da Carlo Pittara a Federico Pastoris, da Alfredo de Andrade a Ernesto Bertea a Ernesto Rayper.
La resa della luce e l’uso dei colori accesi, l’adozione di tagli compositivi non convenzionali e la libertà della stesura pittorica costituiscono scelte che avvicinano le opere esposte: in questi soggetti, che suscitarono scandali e polemiche, riverberano la lezione di Fontanesi e la consonanza con le ricerche che in quegli anni, sotto la spinta del realismo, rinnovavano la scena artistica europea.
La mostra-dossier allestita nella Wunderkammer della GAM mette a fuoco la trama delle relazioni che legarono Fontanesi a quei più giovani artisti che concentrarono una parte della loro attività tra Piemonte e Liguria e che fecero del paesaggio una scelta, un campo privilegiato del proprio lavoro artistico.
![Torino: "Natura e Verità. Il paesaggio come scelta 1861-1871". Mostra allo spazio Wunderkammer della GAM. 2](https://www.farecultura.net/wp-content/uploads/2021/07/7621-Carlo-Pittara-La-messe-1865-c.jpg)
L’idea è stata di porre l’accento sul loro modo di intendere il paesaggio attraverso alcuni dipinti che funzionavano come veri e propri casi-studio, come Bosco con portatori di canapa e Le cave di calce di Rivara entrambi di Alfredo de Andrade. In questi esempi è possibile osservare il procedere del loro lavoro dal vero, immersi nella natura, attraverso la sbozzatura dei disegni e poi degli studi di piccolo formato in grado di registrare rapidamente le forme della vegetazione, le luci, l’infinita varietà dei verdi, fino a giungere a opere finite o rimaste incompiute.
Come nella tradizione delle mostre ospitate nello spazio della Wunderkammer, tutte le opere esposte appartengono alle collezioni della GAM, qui in particolare alle collezioni dell’Ottocento e del Gabinetto Disegni e Stampe.
Diverse tra le opere presentate in Wunderkammer non erano esposte da tempo, come Una marina di Alfredo de Andrade o Spiaggia a Bordighera di Federico Pastoris, uno dei suoi esiti più coraggiosi per l’acceso trascolorare delle luci al tramonto. In altri casi si tratta di veri e propri inediti come nel caso de Le cave di calce di Rivara di de Andrade, cui si legano intensi studi a carboncino e bozzetti anch’essi presentati per la prima volta.
![Torino: "Natura e Verità. Il paesaggio come scelta 1861-1871". Mostra allo spazio Wunderkammer della GAM. 3](https://www.farecultura.net/wp-content/uploads/2021/07/7621-Federico-Pastoris-Spiaggia-presso-Bordighera-1868.jpg)
Un ulteriore, significativo elemento di novità accompagna la mostra in Wunderkammer. Si tratta di un nucleo di sedici trascrizioni di lettere di Antonio Fontanesi ad Alfredo de Andrade: quattordici lettere coprono un arco cronologico dal 1861 al 1866, mentre le ultime due recano la data 1873. Una documentazione inedita che conferma o svela trasferimenti e viaggi, aspirazioni, ambizioni e delusioni che accompagnarono i percorsi del maestro e del più giovane allievo, verso il quale Fontanesi esprime un costante e sincero apprezzamento.
Ad accompagnare la mostra è un catalogo, edito da Silvana Editoriale, che affianca, al testo della curatrice, gli interventi di Alessandro Botta e Alice Guido cui spetta il merito della riscoperta e della trascrizione delle lettere ritrovate.
Fonte: Ufficio stampa GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino